pubblicato il16/01/2018 17:40:32 sezione
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Un grande vino deve avere stile, eleganza e la continuità nel corso degli anni nell’esaltare queste qualità. L’Italia è terra di grandi vini. I vini più costosi d’Italia sono anche i migliori al mondo, e sono figli della forte tradizione enologica del nostro Paese. Ogni vino è un libro che va letto con attenzione, di cui dobbiamo conoscere l’autore, l’ambientazione e quando è stato scritto. Da esso apprenderemo una storia ogni volta diversa e sempre riconducibile a un territorio, a dei vitigni e alla cultura degli uomini che lo hanno prodotto.
Il Brunello di Montalcino è sicuramente uno dei vini italiani più famoso al mondo. Il suo colore è rosso rubino, tendente al granato con l’invecchiamento; il suo profumo intenso e persistente con sentori di sottobosco, leggera vaniglia e legno aromatico; il suo sapore è asciutto e tannico, per via dell’invecchiamento in botti di rovere. I documenti attestano che la produzione di vino a Montalcino risale al 1400. Nella seconda metà del XIX secolo, Clemente Santi prima e suo nipote Ferruccio Biondi Santi, entrambi appassionati viticoltori, decisero di produrre un vino costituito solamente da uva Sangiovese che a Montalcino veniva chiamata, per il colore scuro, Brunello. Questo vino cominciò la sua scalata verso la fama negli anni Sessanta. Nel 1966 ottenne la DOC; nel 1980 la DOCG.
L’alta qualità di questo vino deriva dalla natura del terreno di coltivazione e dalle caratteristiche climatiche dell’area di produzione. In ogni caso, non può mancare nella collezione degli appassionati, una bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva Tenuta Greppo di Biondi Santi. Maturato per 36 mesi in botti di rovere di Slavonia, è tra i vini più cari d’Italia.
Un altro prezioso vino italiano è senza dubbio il Barolo DOCG. E’ un vino dal colore rosso granato con riflessi aranciati; al naso si presenta intenso e persistente, con un patrimonio olfattivo eccezionalmente complesso, che tende a prediligere, a seconda dello stato evolutivo, note fruttate e floreali come viola e vaniglia o note terziarie di spezie. Ottenuto da uva Nebbiolo in purezza, risulta un vino potente, elegante, di grande personalità. Tra i vini più costosi d’Italia è il Barolo DOCG Bruno Giacosa Collina Rionda. Nato nei vigneti di proprietà fra le località di Serralunga d’Alba, La Morra e Barbaresco e affinato nelle cantine di Neive, arriva a costare più di mille euro a bottiglia.
Tra migliori vini italiani rientra anche il Nobile di Montepulciano DOCG. In questo comune viene prodotto vino dal 789, come cita un documento. La prima volta che si trova un riferimento al vino prodotto a Montepulciano corredato dell’aggettivo “Nobile” risale alla seconda metà del Settecento. Il Sangiovese e/o Prugnolo Gentile costituiscono almeno il 70% dell’uvaggio, per completare il quale possono essere utilizzati il Canaiolo Nero e il Mammolo. Una nota a parte la merita il Vinsanto di Montepulcaino.
E’ chiamato così perché veniva impiegato a Messa. Deriva da grappoli d’uva posti ad appassire per circa 90 giorni. Il mosto ottenuto viene messo a fermentare nei tradizionali caratelli di legno per un periodo di 3/5 anni. L’ultimo affinamento avviene in bottiglia e dura almeno un anno. Il Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice di Avignonesi è il vino dolce italiano più costoso. Prodotto dalle migliori uve di Sangiovese 100%, è un vino dai riflessi ambrati, dal meraviglioso profumo di datteri, spezie dolci e agrumi canditi e un gusto sensuale.