Non è più tempo di sterili esercizi di stile, trionfano concretezza e immediatezza di sapori. Anche nei ristoranti più lussuosi si riparte dalla tradizione perché, se è vero che non c’è futuro senza contaminazione, scambio, confronto, è altrettanto certo che non c’è futuro senza radici. Il territorio, dunque, come centro nevralgico del sistema, al cuore di tutto c’è l’ingrediente. È dalle radici che si riparte per disegnare il futuro. L’arma vincente è il perfetto mix fra tecnica e concretezza.

1. La Pergola – Roma – E’ definito uno dei ristoranti più belli del mondo, quello guidato dallo chef Heinz Beck. Primo e unico ristorante tre stelle Michelin della capitale, vanta una cucina che è puro genio e creatività. Ogni piatto, un capolavoro.

2. La Bottega del Buon Caffè – Firenze – Regno dello chef stellato Antonello Sardi, La Bottega del Buon Caffè ha per filosofia lo slogan “dalla natura al piatto”. Qui gli ospiti posso degustare piatti creati con le verdure che lo staff coltiva nell’orto del locale e che accompagnano prelibatezze prevalentemente a base di carne.

3. Uliassi – Senigallia (Ancona) – Inaugurato nel 1990, il pluripremiato ristorante Uliassi si trova tra il porto canale e la famosa spiaggia di velluto. La cucina, prevalentemente a base di pesce, affonda le sue radici nella tradizione, con ingredienti di primissima qualità. I risultati sono estrose creazioni di mare, onorate da due stelle Michelin.

4. Solo per Due – Vacone (Rieti) – Singolare e imperdibile per gli innamorati, Solo per Due è il più piccolo ristorante del mondo: ha un solo tavolo e accetta solo due persone a pasto. In un contesto storico di grande suggestione, il menù è costruito su ingredienti freschi, selezionati ogni giorno in base alla stagione. Per emozionarsi ancora…

5. Casa Vissiani – Baschi (Terni) - A prescindere da critiche o elogi, non si può non riconoscere Vissani, dopo le sue appassionate apparizioni televisive. Nel suo elegante ristorante con vista lago, il piatto è il paradigma dei contrasti, che rispecchiano in pieno quella personalità forte che ha scritto la storia dell'alta gastronomia italiana e che, oggi, cerca il proprio spazio all'interno di schemi tutti nuovi.

6. La Trota – Rivodutri (Rieti) – La sfida dei fratelli Serva, è puntare su un ingrediente povero e trasformarlo in un piatto notevole. In una bella villa lungo un cristallino torrente, i due chef sono uniti da un’unica passione: il cliente.

7. Stazione di Posta – Roma - Prodotti biologici stagionali e pane fresco realizzato con farine bio ogni giorno: queste le certezze del ristorante Stazione di Posta. I piatti vegetariani, vegani e per celiaci sono sempre disponibili e proposti dallo Chef al momento della richiesta, a garanzia della freschezza di ogni ricetta. Alcuni piatti hanno il cocktail abbinato.

8. Enoteca Pinchiorri – Firenze – Situato all’interno del palazzo storico Jacometti-Ciofi di Firenze è diretto dagli chef Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde che propongono menù che uniscono la tradizionale cucina italiana alla sperimentazione culinaria: nascono piatti unici come il maialino di razza Mora Romagnola con topinambur e scalogno alla senape in grani, tanto per citarne uno da provare.

9. Il Falconiere – Cortona (Arezzo) – Il ristorante stellato Il Falconiere offre una location elegante, con terrazza panoramica affacciata su Cortona e sulle colline toscane. Il menù è esaltato dall’altissima qualità dei prodotti e dall’estremo rispetto per la stagionalità.

10. Osteria Francescana – Modena – Massimo Bottura, uno degli chef più apprezzati e noti al mondo, gestisce questo ristorante situato in pieno centro storico a Modena dove la sua abilità sorprende anche i più scettici. Una cucina tradizionale e contemporanea allo stesso tempo, caratterizzata da piatti che sono vere e proprie opere d’arte, dove la creatività va oltre le classiche convenzioni per dare vita a un qualcosa di unico. All’interno del ristorante c’è posto solo per 12 fortunati. Cogliete l’attimo!