pubblicato il18/01/2018 16:50:50 sezione
Idee vacanze
La val d’Orcia ha affascinato, con la sua straordinaria bellezza, scrittori celebri, come Charles Dickens e De Sade, e, più recentemente, il poeta Mario Luzi. Noti registi, tra cui Franco Zeffirelli, Ridley Scott, Anthony Minghella, Andrei Tarkovskij, solo per citare i più celebri. Un paesaggio dolce, dalle forme sempre tondeggianti e mai aspre, dominato a meridione dall’imponente mole del monte Amiata. I cinque comuni che la costituiscono sono Pienza, San Quirico d’Orcia, Montalcino, Castiglione d’Orcia e Radicofani. Tutti hanno mantenuto integro il loro aspetto (medioevale o rinascimentale, nel caso di Pienza), diventando testimonianze uniche di un glorioso passato.
La valle è attraversata dalla via Francigena, che collegava Roma con la Francia ed il nord Europa. Oggi, ripercorre in gran parte la Cassia moderna, ma sono ancora visibili decine di siti che erano usati dai pellegrini come punto di sosta e di ricovero nel periodo medievale. Una tradizione ancora ben viva, visto che ogni anno, in Val d’Orcia, si possono incontrare decine e decine di camminatori che, come oltre dieci secoli fa, vanno a Roma o salgono verso nord. Un territorio come questo, poco urbanizzato e praticamente solo rurale, ha fatto dell’agricoltura e dei prodotti agroalimentari il suo punto di forza. Qui regna l’olivo e la vite, oltre che la coltivazione dei cereali. Quindi, anche a tavola si incontrano oli di qualità eccellente, vini come la doc Orcia e il Brunello di Montalcino, i cui nomi sono punti di riferimento a livello mondiale. Ma anche pasta, che niente ha da invidiare con le migliori produzioni campane o pugliesi.
Siamo in Toscana, nelle Terre di Siena, e tutto è tradizione nella quotidianità, quindi anche a tavola si continua a perpetuare la tradizione contadina più autentica. Nei borghi della valle sarà possibile assaggiare piatti che rimarranno per sempre tra i ricordi più belli. Impossibile non riportare a casa dei piacevolissimi souvenir, a base di insaccati e formaggi di pecora, che da queste parti raggiungono vette di qualità ineguagliabili.